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Un Dio che libera
€15.00
Descrizione
Settimana biblica 2018
Michelangelo Priotto e Daniele Garrone
Un Dio che libera
Il libro dell’Esodo
La tradizione giudaico-ellenistica dapprima e poi quella cristiana attribuiscono al secondo libro del Pentateuco il nome di ἕξοδος (esodo). Accanto a questo titolo il giudaismo ellenistico usa anche il termine sinonimo έξαγῶγή, derivandolo dalle numerose ricorrenze del verbo έξάγῶ (far uscire) nel
racconto biblico. Si tratta di un verbo particolarmente significativo dal punto di vista teologico, perché indica Dio stesso come autore dell’uscita degli israeliti dall’Egitto. Tuttavia è il titolo di ἕξοδος che si impone fino ai nostri giorni. Apparentemente il titolo ἕξοδος fa convergere l’attenzione sui primi quindici capitoli del libro (1,1-15,21), dove viene narrata appunto l’uscita degli israeliti dall’Egitto, lasciando in ombra la successiva lunga narrazione del cammino nel deserto e soprattutto del soggiorno al Sinai (15,22 – 40,38). In realtà il termine invita il lettore ad aprirsi a un orizzonte più ampio e significativo; infatti da un lato presuppone un ἕισοδος (entrata), la discesa cioè della famiglia di Giacobbe in Egitto, dall’altro interpella fin dall’inizio il lettore sulla meta dell’uscita, cioè sul nuovo ἕισοδος a cui l’uscita dall’Egitto protende. In relazione al precedente racconto della Genesi (cf. 12,1-2; 13,14-17; 15,7.18; 17,8; 22,17; 24,7; 26,3-4; 28,13; 35,12; 48,4; 50,24), la meta è certo la terra promessa, la terra di Canaan; ma il lungo soggiorno al Sinai aprirà agli israeliti orizzonti ancora più ampi e cioè la stessa «entrata» in Dio (cf. 19,4: «Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all’Egitto e che vi ho portato su ali di aquile e vi ho fatto venire fino a me»). Il titolo ἕξοδος acquista così un significato profondamente teologico e universale, perché a questa comunione con Dio saranno chiamati non solo gli israeliti, ma tutti i credenti (cf. 1Cor 10,1-5).
Contenuto:
Michelangelo Priotto
1. Il libro dell’Esodo: problematiche e proposte
2. Il silenzio di Dio (Es 1,1-2,25)
3. Il lungo dialogo vocazionale fra Dio e Mosè (Es 3,1-7,7)
4. Le piaghe: il mistero del male (Es 7,8-10,29)
5. La Pasqua: storia e memoria liturgica (Es 11,1-13,22)
6. L’evento del Mare (Es 14,1-15,21)
Daniele Garrone
7. In marcia nel deserto, verso il Sinai (Es 15,22-18,27)
8. L’alleanza del Sinai (Es 19,1-25; 24,1-18)
9. Le “dieci parole” e il “libro del patto” (Es 20-23)
10. Il vitello d’oro (Es 32-34)
11. Il santuario mobile e il culto di Israele (Es 25-31; 35-40)
12. Conclusioni
Gabriele Boccaccini
13. Esilio e ritorno nella riflessione ebraica del Secondo Tempio e nelle Origini cristiane
14. Interpretazioni di Mosè nelle tradizioni ebraiche e cristiane
Claudia Milani
15. Il Seder di Pesach