Descrizione
Liturgia delle Ore del Giovedì santo e del Triduo pasquale
L’esperienza della condivisione delle celebrazioni pasquali, in particolare del triduo santo, ha caratterizzato l’ospitalità a Camaldoli da oltre cinquant’anni. Infatti, a partire dalla Pasqua del 1962, la Foresteria del Monastero si è aperta per accogliere coloro che desideravano, anche sulla spinta del rinnovamento liturgico iniziato, vivere con la comunità monastica questo periodo così centrale dell’anno liturgico. Inoltre le settimane liturgiche di Camaldoli dedicate al triduo (1993-1995) hanno costituito un ulteriore momento signicativo di approfondimento.
Questo sussidio è il frutto di questa esperienza di accoglienza, condivisione e riflessione, che ha portato negli anni a ripensare le celebrazioni della liturgia delle ore del Giovedì santo e del triduo pasquale, per una più «piena, consapevole e attiva partecipazione» (SC 14).
O cosa strana e paradossale! Non siamo veramente morti, né veramente seppelliti, né veramente crocifissi e risuscitati, ma l’imitazione in immagine è salvezza nella realtà. Il Cristo è stato realmente crocifisso, realmente seppellito e realmente è risorto. O misericordia senza misura! Cristo ha ricevuto i chiodi nelle sue mani pure ed ha sofferto; a me, invece, senza soffrire e penare, per partecipazione è donata la salvezza.
(Cirillo e Giovanni di Gerusalemme, Catechesi mistagogiche)
